Le campagne di disinformazione nell’arsenale di guerra: strumenti giuridici per contrastare la minaccia alla prova del bilanciamento

Autori

  • Angela Cossiri

DOI:

https://doi.org/10.32091/RIID0121

Parole chiave:

Diritti fondamentali, Bilanciamento, Campagne di disinformazione, Libertà dei media, Sospensione dell'attività di radiodiffusione

Abstract

Le campagne di disinformazione orchestrate dall’estero in funzione di strategia politica internazionale costituiscono una nuova, concreta minaccia per le democrazie, sia in ragione della fisiologica maggiore vulnerabilità dei sistemi liberali pluralistici, sia in ragione della capillare pervasività dei new media e delle loro modalità di funzionamento. L’Unione europea ha adottato strumenti di diritto per contrastare questo fenomeno: nel contesto delle sanzioni introdotte a seguito dell’invasione dell’Ucraina, sono state sospese le trasmissioni di canali mediatici riconducibili all’ecosistema della propaganda di guerra russa. La decisione di recente è stata oggetto di una sentenza del Tribunale dell’Ue, che sembra aver indicato alcune coordinate essenziali nel necessario bilanciamento tra il contrasto ai pericoli e i diritti fondamentali.

Biografia autore

  • Angela Cossiri

    Professore associato di Diritto costituzionale nell’Università di Macerata

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Pubblicato

2024-02-19

Fascicolo

Sezione

Sezione monografica

Come citare

[1]
Cossiri, A. 2024. Le campagne di disinformazione nell’arsenale di guerra: strumenti giuridici per contrastare la minaccia alla prova del bilanciamento. Rivista italiana di informatica e diritto. 5, 2 (Feb. 2024), 77–85. DOI:https://doi.org/10.32091/RIID0121.